Il Ministro della Difesa, Karl Erjavec, superata con successo l'interpellanza ha ringraziato i partner della coalizione e ha ribadito il concetto che l'interpellanza è stata priva di fondamento. Ho risposto a tutte le domande anche se "una determinata opzione politica non sarà mai soddisfatta delle risposte", ha affermato il Ministro.
La vicenda è legata all'esonero del comandante dell'esercito, Miha Škerbinc, che avrebbe speculato sullo stato di salute del capo di stato maggiore; secondo Žan Mahnič, Vicepresidente della commissione parlamentare, Matijevič a capo dei servizi segreti militari, avrebbe abusato delle sue competenze. L'interrogatorio al capo di stato maggiore delle forze armate, Alenka Ermenc, e al direttore dei servizi di intelligence, Dejan Matijevič è stato poi interrotto per volontà della coalizione a causa della seduta della Camera di Stato. Riprenderà l'8 di Luglio. Di poche parole la Ermenc, la quale a termine dell'audizione ha detto che è un peccato che l'interesse suscitato dal caso non sia rivolto ai sei mila 544 dipendenti dell'esercito. Matijevič non ha invece rilasciato alcuna dichiarazione. Durante l'audizione e si è limitato a sottolineare che i servizi d'intelligence hanno agito nel rispetto della legge.
Intanto il Ministro della Difesa Karl Erjavec si dice sicuro che i servizi hanno agito nella legalità. In base alle posizioni presentate dai gruppi parlamentari è emerso che oltre ai proponenti, Sds, l'interpellanza è stata appoggiata da Nuova Slovenia e dal partito Nazionale. I partiti della coalizione hanno invece definito l'interpellanza come uno strumento di abuso da parte dell'opposizione.
Dionizij Botter