”La mozione è la conseguenza logica sull’operato dell’SDS impegnato nella dissoluzione mirata dalle basi sulle quali si fonda questo stato”, ha detto il deputato della Lista Marjan Šarec, Brane Golubović “vogliamo vivere in uno stato autocratico dove l’abuso delle istituzioni è all’ordine del giorno” si è chiesto Golubović ribadendo che l’esecutivo a guida Janez Janša va fermato inquanto starebbe violando i principi costituzionali e starebbe mettendo il paese in cattiva a luce a livello internazionale. Tra le accuse mosse dai firmatari della mozione da parte della coalizione Kul, viene precisato inoltre il tentativo di indebolire finanziariamente l’RTV di Slovenia e l’STA, il tentativo di prendere la guida delle istituzioni chiave come l’Ufficio investigativo nazionale, la Polizia, l’istruzione e le Istituzioni culturali. Tra le accuse mosse vi è anche l’insuccesso nel fronteggiare la pandemia.
“Oggi non siete chiamati a decidere su Karl Viktor Erjavec, ma dovrete esprimervi sulle conquiste democratiche ottenute negli ultimi trenta anni “, ha detto il candidato a premier della coalizione Kul, Karl Erjavec, il quale ha ammonito che sono in corso i preparativi per dare una svolta autoritaria a questo paese. “All’ordine del giorno non abbiamo una mozione di sfiducia costruttiva inquanto non è stata sottoscritta da 46 parlamentari” ha detto il premier Janša, “si tratta di una farsa distruttiva sottoscritta da soli 10 parlamentari, ha detto Janša, aggiungendo che il testo è pieno di manipolazioni e bollando comico il tentativo portato avanti dal Kul. Il premier ha poi respinto le accuse di inefficienza, elencando i benefici ottenuti dagli otto pacchetti anticoronavirus approvati dall’esecutivo. La coalizione di centrosinistra del cosiddetto arco costituzionale, per portare alla guida del governo il leader del Partito dei pensionati, Karl Erjavec ha bisogno di 46 voti, ovvero della maggioranza assoluta.
Dal centrosinistra dicono che sarà uno scontro all'ultimo voto, nel centrodestra invece sono convinti che la Coalizione dell'arco costituzionale non riuscirà nemmeno ad ottenere il consenso di tutti i deputati che ha sulla carta. Previsto un dibattito di almeno 11 ore. Il voto, a scrutinio segreto, è atteso per la tarda serata.
Dionizij Botter