Secondo i proponenti, l'Sds e l'Nsi, il premier avrebbe violato la Costituzione non riaspettando la sentenza della Corte Costituzionale che riguarda il finanziamento dei programmi scolastici pubblici nelle scuole elementari private. La sentenza, risalente a quattro anni fa, prevede infatti il finanziamento al 100 per cento dei programmi pubblici nelle scuole elementari private. Secondo il Partito Democratico e Nuova Slovenia, il premier avrebbe dovuto imporre ai ministeri preposti l'attuazione della sentenza. Il deputato del Partito Democratico, Tomaž Lisec ha spiegato, a nome dei proponenti, che la Corte Costituzionale già nel 2014 ha evidenziato che la legge prevede una disparità di trattamento e la conseguente discriminazione degli alunni che frequentano gli istituti privati. La sentenza è vincolante, ha poi detto Lisec, citando l’opinione espressa dall’ex Presidente della Corte Costituzionale, Jadranka Sovdat, la quale aveva ammonito il legislatore ad attuare la sentenza. Anche l’attuale Presidente della Corte Costituzionale Rajko Knez, ha detto che sono gli interessi politici a stabilire se rispettare o meno determinate sentenze. Dura la risposta del premier Šarec, il quale ha affermato che non comprende le motivazioni dell’odierna accusa, se non quelle prettamente ideologiche. Come ho già sottolineato durante la campagna elettorale, le sentenze vanno rispettate e il preposto Ministero ha già posto in cima alla lista delle priorità la modifica della legge sotto accusa. L’incostituzionalità verrà definitivamente rimossa a partire dal primo di settembre di quest’anno, ha annunciato Šarec. Sulle accuse di un presunto trattamento discriminatorio degli alunni nelle scuole private, Šarec ha detto che questi istituti scolastici partono comunque avvantaggiati dal punto di vista finanziario in quanto vengono finanziati appunto tramite le tasse d’iscrizione. Šarec ha inoltre detto che non è sua intenzione creare un sistema scolastico elitario parallelo a quello pubblico. In base alle previsioni la proposta SDS-NSI è destinata a fallire in quanto tutti i partiti di coalizione hanno annunciato il sostegno a Šarec. Si tratta di 52 voti sui complessivi 90.

Foto: MMC RTV SLO/
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Dionizij Botter