Miro Cerar Foto: BoBo
Miro Cerar Foto: BoBo

Riunione straordinaria della Camera di Stato dove è stato confermato che - entro il termine prestabilito - non è stata presentata alcuna proposta per l'elezione di un mandatario chiamato a guidare un esecutivo-ponte fino al termine naturale della legislatura in seguito alle dimissioni del premier sloveno, Miro Cerar. La Camera di Stato senza alcuna votazione o dibattimento ha preso atto del fatto che nessun gruppo parlamentare o proponente, un gruppo composto da dieci deputati, ha presentato la proposta per la nomina di un possibile mandatario, di conseguenza la Camera ha aperto la strada alle lezioni politiche anticipate. L’ unico tentativo concerto è stato quello del deputato indipendente, Janko Veber che si era offerto di ricoprire il ruolo, ma non e’ riuscito a raccogliere le dieci firme necessarie per la candidatura.Il termine formale entro il quale la Camera di Stato potrebbe decidere di fare un ennesimo tentativo, il terzo, scade venerdì alle 12, ma a quanto sembra si tratta di una possibilità remota.Tenendo conto che il Capo di Stato, Borut Pahor, ha rinunciato al suo diritto di proporre un nuovo presidente del governo, se non ci sarà un'altra candidatura, sabato lo stesso Pahor procederà allo scioglimento del parlamento e indirà elezioni anticipate.Salvo sorprese in extremis, i parlamentari si riuniranno nuovamente venerdì per ufficializzare la mancanza di un possibile mandatario e di conseguenza informeranno il Presidente della Repubblica, Borut Pahor. Questi ha già annunciato che indirà elezioni anticipate sabato. Le due possibile date ipotizza per le anticipate sono due: o il 27 maggio, oppure il 3 giugno.