La proposta di aggiornamento del piano nazionale per l'energia ed il clima porta alcuni obiettivi più ambiziosi, secondo quanto affermato dal ministro per l'Ambiente, Bojan Kumer. L'obiettivo relativo alla quota richiesta di fonti energetiche rinnovabili nel consumo finale di energia nel 2030 è ora fissato a un livello compreso tra il 30 e il 35%, "a seconda di quali misure saranno programmate". Il piano prevede inoltre una maggiore riduzione delle emissioni nell'industria.
Sempre secondo il nuovo piano, nel traffico stradale, uno dei maggiori consumatori di energia in Slovenia e anche una delle maggiori fonti di gas effetto serra, le emissioni dovrebbero aumentare del 3%.
"Per quanto riguarda la connettività, la Slovenia è un membro esemplare, sopra la media, connesso ai sistemi energetici vicini", ha continuato Kumer, precisando che lo scorso inverno, in certi momenti, tutta l'energia è stata importata da altri paesi e la sicurezza energetica è stata comunque garantita.
Entro fine mese, ha detto ancora il ministro, il piano nazionale per l'energia ed il clima sarà inoltrato alla Commissione europea per una valutazione che dovrebbe arrivare entro la fine dell'anno e l'aggiornamento del piano dovrebbe quindi essere concluso all'inizio del 2024. In autunno è prevista anche una consultazione con i paesi vicini.
Il governo ha intanto accolto un decreto sugli aiuti per favorire l'introduzione di energia da fonti rinnovabili, lo stoccaggio energetico e il calore da fonti rinnovabili con un fondo pari a 150 milioni di euro. Si tratta di un regolamento previsto dal provvedimento d'urgenza approvato l'anno scorso, che tra l'altro porta anche la base per l'incentivazione degli investimenti nelle fonti di energia rinnovabili.
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