Foto: BoBo/Borut Živulović
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Gli emendamenti proposti sono finalizzati, tra gli altri, al reinserimento dei dissocupati nel mondo del lavoro, alla riduzione della disoccupazione di lunga durata, alla graduale separazione tra le politiche per la famiglia e quelle per la tutela sociale. Emendamenti, ha rilevato il ministro Janez Cigler Kralj affiancato da altri rappresentanti di Nuova Slovenia, che ad oggi nessuno ha avuto il coraggio di proporre come soluzione alla problematica delle politiche sociali.

Il pacchetto di proposte è stato inoltrato alla Camera di Stato, il ministro si è detto fiducioso sull'esito della votazione nonostante il parere non favorevole espresso dall'esecutivo in autunno, ha ammesso lo stesso Cigler Kralj. Il nuovo Welfare costerebbe allo stato 18-20 milioni di euro in più all'anno, ma è un investimento su un future migliore, ha commentato il ministro che ha aggiunto che la riforma del sistema sociale è stata richiesta dal basso, dalla necessità di regolamentare le politiche sociali in maniera
più sistematico, più solidale, più equa e più sostenuta. Cigler Kralj assieme ai deputati di Nuova Slovenia Aleksander Reberšek e Tadeja Šuštar Zalar ha sottolineato che l'intento è aiutare le persone più vulnerabili, sostenere le famiglie e incentivarle a fare figli, per arginare il crollo demografico. Secondo il ministro è inoltre necessario stimolare le persone in età lavorativa che preferiscono ricevere i sussidi di disoccupazione o gli ammortizzatori sociali a reinserirsi nel mondo del lavoro. (ld)