Come nel rapporto della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni anche la bozza di risoluzione esprime grande preoccupazione per la profonda polarizzazione nel Paese. La bozza, che può essere ancora modificata, non si tratta quindi della versione finale da sottoporre al voto, contiene valutazioni che parlano di "clima di ostilità", sfiducia e appunto polarizzazione che ha avuto come conseguenza la perdita di fiducia nelle varie istituzioni pubbliche e tra le stesse istituzioni. Sotto molti aspetti ricalca come detto quanto scritto nella relazione dopo la missione di ottobre in Slovenia della citata commissione. La bozza, di cui l'agenzia stampa STA ha potuto visionare i contenuti, sottolinea tra l'altro come personalità che occupano posti e ricoprono incarichi di grande responsabilità, inclusi esponenti del governo, debbano dare l'esempio assicurando un dibattito pubblico rispettoso e civile, senza intimidazioni, attacchi, insulti e molestie. La risoluzione esprime soddisfazione per la nomina dei delegati sloveni nella Procura europea, con un ritardo di sei mesi, manifestando al contempo preoccupazione per la proposta di modifica della legge sulla Procura della Repubblica, che le toglierebbe competenze per quanto riguarda i criteri di nomina dei delegati, con il rischio di revoca del mandato di quelli da poco insediati. Altro elemento positivo il ripristino dei finanziamenti alla STA, con il richiamo a garantire l'indipendenza editoriale dell'agenzia. In tale contesto, la bozza di risoluzione invita il governo sloveno a garantire finanziamenti sufficienti a RTV Slovenia e a porre fine a qualsiasi ingerenza politica e a pressioni sulla sua politica editoriale, garantendone l'autonomia. Un documento come detto ancora in fase di stesura, non ancora pubblico, con 18 punti concentrati in undici pagine, inoltrata da quattro gruppi politici al Parlamento europeo - Socialdemocratici, Liberali, Verdi e Sinistra, che sarà votato dai deputati giovedì della prossima settimana. I Popolari europei, gruppo più numeroso all'Assemblea di Strasburgo, non hanno aderito come proponenti, non avrebbero comunque nemmeno preparato una risoluzione alternativa. Avrebbero invece cercato, ma senza successo, di far togliere dall'ordine del giorno il documento e il relativo voto, motivando il tutto con la soluzione di due questioni considerate di fondamentale importanza: finanziamento della STA e nomina dei delegati alla Procura europea.
Delio Dessardo