In Slovenia, a partire da oggi, è di nuovo possibile effettuate visite specialistiche che - se venissero cancellate o posticipate - potrebbero provocare un peggioramento dello stato di salute del paziente, ma solo sotto alcune condizioni.
La reintroduzione di visite non urgenti - ovvero quelle specialistiche, diagnostiche, riabilitative e altre forme di cura - sarà graduale, per alleggerire il lavoro degli operatori sanitari. I pazienti, che effettueranno le visite, dovranno essere sani, senza sintomi di infezioni respiratorie, inoltre non devono essere stati in contatto con persone affette da coronavirus. Quelli che rispondono alle condizioni si recheranno in ambulatorio singolarmente. Inoltre, il personale medico dovrà essere munito di dispositivi di protezione prestabiliti per lavorare con pazienti non affetti da Covid-19.
La sera prima della visita il medico o l'infermiera dell'ambulatorio, in cui il paziente si recherà il giorno dopo, dovrà telefonare alla persona interessata e chiedere se ha sintomi di infezioni respiratorie, come febbre, tosse, mal di gola, raffreddore e dolori muscolari nonché se è entrata in contatto con persone infette o potenzialmente infette da coronavirus. Subito dopo essere entrato in ambulatorio, il personale medico rifarà le stesse domande al paziente e lo visiterà. Se la persona mostrerà sintomi di contagio dovrà rivolgersi al proprio medico che deciderà come procedere. La visita in quel caso verrà posticipata di 14 giorni, il paziente dovrà rimanere in autoisolamento. Dopo due settimane, il personale medico verificherà la situazione. Nel caso i parenti o le persone con cui il paziente è stato in contatto abbiano sintomi di infezioni respiratorie, la visita verrà posticipata per sette giorni.


E. P.

Foto: BoBo
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