Durante l’incontro con i presidenti portoghese e tedesco, Rebelo de Sousa e Frank-Walter Steinmeier, il capo dello Stato sloveno, Borut Pahor, ha affermato che nel Paese non c'è una crisi politica, si trova in una situazione di maggiore instabilita' politica.
Ha sottolineato inoltre che non è di competenza del presidente della Repubblica decidere riguardo le sorti del governo; questo compito spetta al governo stesso e al parlamento. Ritiene inoltre che i politici sloveni siano abbastanza maturi e abbiano abbastanza esperienza per portare a termine la presidenza del Consiglio dell'Ue ad un alto livello, come si aspettano tutti i 27 paesi dell'Unione.
"In questa situazione, ritengo che il mio compito sia quello di collaborare con il governo, nominato dalla Camera di Stato, e in ugual modo con la stessa Camera", ha aggiunto il presidente.
Se questa maggiore instabilità politica durerà più a lungo e si approfondirà ulteriormente, secondo Pahor - indipendentemente dalle differenze politiche tra di noi - sarà ancora più importante "essere consapevoli della nostra responsabilità non soltanto per lo sviluppo del Paese, ma anche per la presidenza del Consiglio dell'Ue".
Il capo dello Stato ha espresso la speranza che prevalga il senso di responsabilità.
"La Slovenia è un paese filoeuropeo, che 30 anni fa aveva collegato la sua fondazione all'idea della democrazia e a quella dell'Europa. Questo deve guidarci anche quando saremo a capo dei 27", ha sottolineato. "La Slovenia probabilmente sta prendendo in mano la presidenza dell'Ue quando la lotta contro la pandemia di Covid-19 sarà già vinta e ritorneremo ad una vita normale", ha detto ancora il presidente. La sfida, quindi, sarà rivolta anche ad altri temi importanti per il futuro degli europei: conferenza sul futuro dell'Europa, politica verde e digitale, allargamento dell'Unione e il suo ruolo nel mondo.
E. P.