La polizia slovena sta indagando su una possibile origine dolosa degli incendi che stanno distruggendo il Carso. Ma il sindaco di Comeno, Erik Modic, sembra non aver dubbi: qualcuno nel territorio del suo comune ha appiccato il fuoco. Glie lo fanno credere almeno due indizi: l'ultimo incendio nel comune carsico non è scoppiato nell'area o nelle vicinanze di quelli monitorati nei giorni scorsi. Ha poi ricordato che durante le precipitazioni sono partiti anche dei fulmini, ma le fiamme sono state notate a centinaia di metri di distanza da dove questi avevano colpito. "Lo abbiamo notato già domenica quando nuovi focolai sparsi si erano sviluppati a più di un chilometro dai roghi appena spenti" incalza il comandante della Protezione civile slovena Srečko Šestan. "Forse è solo una casualità, ma forse è qualcos'altro" aggiunge Šestan che si appella ai residenti affinchè osservino attentamente e segnalino qualsiasi presenza o attività sospetta. "I residenti sono le persone più indicate per vigilare in quanto conoscono i vicini di casa, i paesi; li invito a riferire al 113 - ha detto Šestan - qualsiasi dato utile a individuare eventuali malfattori". (a.c.)
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