L'emergenza migratoria, la collaborazione tra le forze dell'ordine dei due Paesi e il futuro dello Spazio di Schengen sono stati i temi di fondo dell'incontro tra i ministri degli Interni di Slovenia e Croazia, Tatjana Bobnar e Davor Božinović, svoltosi al valico di Obrežje-Bregana.
Si è trattato del primo incontro ufficiale del ministro Tatjana Bobnar con un omologo dei Paesi vicini dall'assunzione dell'incarico ministeriale nel giugno scorso. Nell'area di Obrežje ha avuto inizio la rimozione della recinzione confinaria eretta a suo tempo per frenare l'immigrazione clandestina lungo la rotta balcanica. Tatjana Bobnar ha sottolineato a questo proposito che l'eliminazione della barriera di filo spinato è un simbolo dell'amicizia e della buona collaborazione tra la Slovenia e la Croazia.
Il colloquio tra i due ministri è stato l'occasione per fare il punto della situazione anche alla luce della possibilità che la Croazia possa aderire all'inizio del prossimo anno al regime di Schengen. Il ministro Tatjana Bobnar ha ribadito che Lubiana sostiene l'adesione della Croazia allo Spazio di Schengen rilevando che è nell'interesse sloveno che ciò avvenga. Tatjana Bobnar ha però rilevato pure che l'emergenza migratoria persiste e che è stato particolarmente preoccupante l'aumento dei passaggi clandestini della frontiera slovena registrato nel 2022.
A questo proposito Davor Božinović, ha dichiarato che con l'entrata della Croazia nello Spazio di Schengen circa un migliaio di poliziotti, ora impegnati alle frontiere con la Slovenia e l'Ungheria, potranno essere schierati sui punti nevralgici lungo la rotta migratoria balcanica. I due ministri hanno annunciato pure di aver concordato la stipulazione di un accordo che dovrebbe agevolare la collaborazione tra le forze di Polizia di Slovenia e Croazia, eliminando le procedure amministrative che ora rallentano la cooperazione.
Dario Saftich/La Voce del Popolo