"I risultati a disposizione dimostrano che con tutti i provvedimenti adottati abbiamo raggiunto un determinato livello ma la situazione ancora non migliora"; così l'infettivologa Bojana Beović, a capo del gruppo di esperti del Ministero della Salute per l’emergenza Covid commenta i dati di sabato sul fronte coronavirus in Slovenia. "Da un lato ciò significa che un allentamento delle misure restrittive porterebbe in due settimane ad avere il 40 percento degli ospedali occupati da pazienti Covid, con conseguente aumento delle vittime. Dall'altro, si apre un quesito, cioè come verrebbe accettato un ulteriore giro di vite; già adesso infatti si ha l'impressione che la gente difficilmente riesca o voglia capire la gravità della situazione e di conseguenza rispettare le misure. D'altro canto", rileva Beović "i risultati di un solo giorno non sono indicativi; bisogna tener contro della tendenza e prendere in considerazione diversi fattori; non soltanto il numero dei contagi e il confronto con i test effettuati, ma anche il numero di quanti necessitano del ricovero in ospedale". Sabato c’è stato un aumento rispetto a venerdì, quando erano arrivati dati relativamente incoraggianti e la stessa Beović aveva espresso un cauto ottimismo sulla tendenza nei giorni a seguire; "bisogna però tener conto che durante il fine settimana scende il numero dei pazienti dimessi. In ogni caso gli ultimi dati non fanno sicuramente ben sperare in un possibile allentamento delle misure nelle prossime settimane. Dobbiamo metterci d’accordo come società", rileva Bojana Beović, "su cosa consideriamo importante; salute o concetto del "tutti liberi". La responsabilità sta in ogni singolo, nel non diffondere il virus".
Intanto negli ospedali, che venerdì avevano registrato un calo dei ricoveri e dei pazienti in terapia intensiva, /sabato c’è stato invece un nuovo aumento/, non si ha la sensazione di un rallentamento dell'epidemia, rileva Tatjana Lejko Zupanc, responsabile della clinica lubianese per malattie infettive, aggiungendo poi che l'interpretazione dei dati per sabato e domenica è alquanto problematica; quelli durante la settimana forniscono un quadro più attendibile.
Delio Dessardo