Il ministro dell'istruzione Jernej Pikalo ha incontrato i presidi delle scuole elementari e medie, i direttori d'istituto, delle biblioteche comunali, i sindaci di Capodistria e Isola nonchè visitato l'Università del Litorale. Il ministro ha evidenziato tre punti di fondamentale importanza - gli investimenti nell' infrastruttura scolastica, l'integrazione degli alunni stranieri e l'insegnamento della lingua italiana nelle scuole slovene, che va incentivato.
Le richieste superano di molto le risorse finanziarie disponibili per interventi di edilizia scolastica, ha rilevato il ministro Jernej Pikalo. Vogliamo venire incontro alle esigenze delle singole scuole ma non sempre questo è possibile e fattibile. Ad Isola il ministro ha fornito qualche garanzia in più sulla realizzazione della nuova palestra in centro che sarebbe fruibile anche dagli studenti della Scuola media tecnica Pietro Coppo.
Altro aspetto fondamentale l'inserimento e l' integrazione scolastica dei bambini provenienti da altri paesi; nella maggior parte dei casi, ha ricordato il ministro dell'istruzione, l'ostacolo più alto da superare, anche per gli stessi genitori, è quello linguistico, non solo perchè devono imparare lo sloveno ma nelle scuole del territorio nazionalmente misto anche l'italiano che è obbligatorio. Il terzo aspetto, ha sottolineato Pikalo, è proprio l'insegnamento della lingua d'ambiente nella fascia costiera, lo studio dell'italiano che negli anni ha perso d'interesse tra i ragazzi che "preferiscono" la lingua inglese. L'italiano su questo territorio è una ricchezza che va preservata, va incentivato lo studio dell'italiano nelle scuole slovene anche attraverso didattiche e metodologie più moderne e accattivanti. E' un dovere dello stato nei confronti della minoranza italiana, ancora Pikalo, va ripensato l'insegnamento dell'italiano tramite l'Istituto per l'educazione in stretta collaborazione con la comunità nazionale italiana.
Presente ad Isola anche il preside della Pietro Coppo nonchè presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani. "Noi abbiamo un'esperienza nell'insegnamento della lingua italiana, è la nostra lingua madre e quindi possiamo includerci in questo progetto. Possiamo includerci nel trovare i testi adeguati anche perchè abbiamo sentito da parte del ministro che in Slovenia i testi per l'italiano sono oramai obsoleti, non vengono rinnovati come per altre materie. In questa riunione ho proposto a Pikalo di formare una Commissione a livello ministeriale di esperti includendo anche gli insegnanti di italiano per migliorare questa situazione. Potrebbe essere un primo passo."
In merito al caso della preside della Dante Alighieri, il ministro a margine dell'incontro isolano, ha rilevato che la questione non è di sua competenza, se ne sta occupando l'ispettorato scolastico. (ld)