Lo scopo era di verificare il ruolo di Miloš Milović, ex agente speciale, nel garantire la sicurezza del premier Robert Golob e del ministro della salute, Danijel Bešič Loredan. Lo ha comunicato il presidente della commissione, il deputato di Nuova Slovenia Janez Žakelj. Il nome di Milović è emerso anche ieri durante le interrogazioni parlamentari al premier e legate alle dimissioni dell'ormai ex ministra dell'interno, Tatjana Bobnar, che aveva denunciato pressioni e ingerenze della politica sull’operato della polizia. Golob rispondendo alle domande ha detto di essersi rivolto a Milović, che ora si occupa di consulenza aziendale e di sicurezza, esclusivamente per un parere su questioni riguardanti la sicurezza del premier, su quale sia il metodo migliore e più adeguato a farlo. La direzione generale della polizia intanto respinge le critiche su presunte carenze nel garantire il servizio di scorta; nonostante le riserve sulla creazione di un servizio apposito per la sicurezza del presidente del governo, dice di collaborare correttamente con l'organismo in questione, che non fa parte del corpo di polizia. Non accetta però che venga gettato discredito sull'operato degli agenti di sicurezza che lavorano all'interno delle forze dell'ordine. Per quanto riguarda il ministro della salute, Danijel Bešič Loredan, questi ha negato che Milović si sia occupato di verificare la presunta fuga di informazioni dal ministero stesso. Ha detto di essersi consultato in estate su questioni generali legate alla sicurezza, dopodiché' aveva deciso, proprio per motivi di sicurezza, di trasferire il proprio ufficio. Il ministero, così Bešič Loredan, non ha pagato niente per la consulenza, inoltre non ha sottoscritto alcun contratto con Milović.
Delio Dessardo