In un incontro fra funzionari del ministero della Salute e rappresentanti dei lavoratori del settore sanitario sono state rese note le misure adottate dal governo per erogare le indennità di servizio a fronte dell'aumento dei carichi di lavoro. In base alle nuove regole, alcuni dipendenti di primo piano dell'assistenza sanitaria avranno diritto di un indennizzo in busta paga pari fino a 2000 euro lordi.
Durante la giornata di lavoro al castello di Brdo, Vlasta Mežek, responsabile del settore economia sanitaria del ministero, ha presentato il provvedimento di pagamento di tutti i servizi sanitari pubblici, in vigore da settembre sulla base della legge sulle misure di emergenza per garantire la stabilità dell'assistenza sanitaria adottata a luglio. Il ministero monitorerà mensilmente quanto più del programma sarà svolto dalle singole istituzioni sanitarie pubbliche, fino a segnalare il tetto dei 100 milioni di euro previsti per questa misura su base annua. Gli accordi contrattuali con i dipendenti per la fornitura di servizi aggiuntivi potranno essere stipulati a determinate condizioni, con l'esclusione di quanti hanno già questa voce nei contratti collettivi. La legge introduce anche la remunerazione di alcuni dipendenti a livello di assistenza sanitaria di base, motivo per cui a settembre è stato interrotto il progetto del governo di premiare le équipe ambulatoriali dei medici di famiglia.
Valerio Fabbri