Oltre ai noti appunti riguardanti presunti provvedimenti inefficaci nelle case di riposo per fronteggiare l'epidemia di coronavirus e di insufficiente dialogo sociale, il documento pone in rilievo la questione dei finanziamenti da parte del governo ad una associazione fondata dallo stesso ministro. Associazione, si rileva nella mozione, che promuove idee contro l'aborto, la contraccezione e l'omosessualità e si mostra contraria alle vaccinazioni. Cigler Kralj si difende sostenendo di aver rinunciato alla direzione dell'associazione prima di accettare la funzione di Ministro. "La mozione di sfiducia arriva in un momento inopportuno", ha detto, "nonostante tutto però il ministero del lavoro risponderà con la massima serietà e in maniera accurata a tutti gli appunti contenuti nel documento", ha assicurato ancora il ministro. "Sono momenti difficili e molto impegnativi, tra la popolazione cresce il disagio sociale, lo stesso vale per il mondo del lavoro. La mozione", è convinto Cigler Kralj, "offrirà la possibilità di un ampio dibattito, affrontando temi estremamente importanti per la società slovena". Tra gli appunti mossi al ministro anche il fatto che "ad un certo punto in Slovenia non sarebbero stati più emessi provvedimenti di quarantena, senza i quali i lavoratori non potevano più certificare e giustificare l'assenza, quindi rischiavano presentandosi sul posto di lavoro, mettendo in pericolo i colleghi ed espandendo il virus", ha fatto presente il deputato Aljaž Kovačič, della Lista Šarec. "La mozione dovrebbe chiarire anche quanto successo nelle case di riposo", ha rilevato Bojana Muršič, dei socialdemocratici, "chi è responsabile e dove si è sbagliato per i moltissimi contagi nelle strutture per anziani. Il ministro non ha ascoltato il parere degli esperti e gli avvertimenti dell'opposizione", ha aggiunto la deputata SD.
Delio Dessardo