Il premier Janez Janša ha ribadito oggi su Twitter che non siamo ancora in regime di confine aperto generalizzato con l'Italia, e nemmeno con l'Austria e l'Ungheria. Questa può essere solamente una misura reciproca, mentre in questo momento gli accordi sono ancora in corso. E' in preparazione e in accoglimento la base amministrativa. Anche ai confini con la Croazia, dove il Paese vicino ha allentano le misure, valgono ancora sempre le limitazioni sanitarie, ha ancora aggiunto. Dopo la seduta per corrispondenza dello scorso giovedì il governo sloveno ha deciso di annullare l'obbligo di quarantena al momento dell'ingresso in Slovenia per i cittadini sloveni e degli altri stati membri UE, salvo nel caso di cittadini di Paesi terzi con le eccezioni del caso. La Croazia ha aperto i propri confini per i cittadini UE domenica. L'ingresso è concesso per ragioni economico-commerciali, come pure per motivate e urgenti ragioni personali, oppure nel caso di prenotazioni alberghiere. Anche la Croazia ha annullato la misura di quarantena. I ministri degli interni di Slovenia e Croazia, Aleš Hojs in Davor Božinović, hanno concordato oggi all'incontro di Ormož misure per l'alleggerimento del passaggio del confine tra i due stati, sempre però considerando la situazione sanitaria. Hanno confermato altresì che i cittadini sloveni possono recarsi in Croazia come turisti, infatti, il turismo è un'attività commerciale. Devono tuttavia fare in modo di essere reperibili dalle autorità croate. Nei prossimi giorni tra i due Paesi verranno presi accordi per i passaggi di frontiera con l'Austria, per i quali vige un notevole interesse. Con il 3 giugno anche l'Italia ritira le misure adottate per quanto riguarda l'espatrio dei propri cittadini e l'ingresso in Italia di cittadini dell'Unione europea. Ritirata anche la misura della quarantena. L'Ungheria ha da parte sua aperto i propri confini lo scorso primo maggio per i viaggi d'affari di cittadini dell'Austria, Germania, Polonia, Slovacchia, Cechia e Corea del Sud.
Miro Dellore