Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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"Non ci saranno parole di scuse da parte mia, perché non so di cosa dovrei scusarmi". Janković è stato perentoreo nel ribadire davanti ai giornalisti quanto aveva già pubblicato ieri sul sito del comune di Lubiana, ovvero che gli amici non si tradiscono, ancor meno nel momento di difficoltà. Non lo preoccupa per niente l'ondata di risentimento nei suoi confronti, perché in una democrazia la politica si fa nei luoghi deputati e non nelle piazze. Inoltre, ha aggiunto, ognuno ha diritto alla propria opinione, anche io nel pensare che Vučić rappresenti il vero elemento stabilizzatore in Serbia.

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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Intanto il movimento civico "Voce dei pensionati", vicino al Partito democratico sloveno, ha avviato una petizione online per destituirlo. Janković ha invece celebrato il diritto di tutti a una propria opinione e, allo stesso tempo, condannato la violenza, invitando i manifestanti a tornare davanti al municipio.
Per nulla preoccupato né distratto, il sindaco più famoso di Slovenia ha poi risposto alle domande dei cronisti sui lavori in corso a Lubiana, dove l'inaugurazione del centro polisportivo Ilirija, che ospiterà la prima piscina olimpionica del paese, slitterà di un altro mese e dovrebbe essere aperta al pubblico nella prima metà di marzo.

Valerio Fabbri