"L'adesione di Zagabria all'eurozona e all'area Schengen è un interesse nazionale della Slovenia": ad affermarlo Janez Janša subito dopo l'incontro con il collega croato Andrej Plenković.
"Siamo un membro responsabile dell'Unione europea" ha detto il premier spiegando che questo significa come tutti i paesi in procinto di allacciarsi ai meccanismi UE dovranno soddisfare gli stessi criteri osservati da Lubiana.
Critico nei confronti dei precedenti governi sloveni che - condizionando l'integrazione croata alla soluzione della questione confini - hanno portato a una situazione di stallo, Janša ha affermato che "non ci sono vantaggi nel bloccare le aspirazioni dei vicini e lo si è visto pure con la sentenza arbitrale".
Per il capo del governo l'introduzione dell'euro, oltre che a essere un'opportunità è una responsabilità, e adottando una posizione pragmatica dice: "Sarà un bene per i rispettivi cittadini che non dovranno cambiare moneta".
Stesso pensiero pure per quanto riguarda l'entrata di Zagabria nell'area Schengen, perché la Slovenia sarà esonerata dal controllo delle frontiere esterne dell'Unione europea e facilitata nell'affrontare le immigrazioni illegali.
Nel suo intervento alla TV slovena ed in relazione all'espansione del coronavirus da Serbia e Bosnia, Janša ha affermato che per Slovenia e Croazia i problemi sono simili. ma ora è necessario far fronte alla trasmissione interna dei contagi e da qui l'intento - è stato fatto capire- di adottare misure epidemiologiche comuni tra le quali rientra pure l'introduzione dell'applicazione sulla tracciabilità dei contatti.
Lionella Pausin Acquavita