Nell'arco di dieci giorni i contagi sono pressochè raddoppiati, passando dai 540 di fine agosto ai 1093 dell'ultimo bollettino covid. Preoccupante anche il dato che riguarda i comuni costieri, 107 nuovi contagi, di cui 48 a Capodistria, 34 a Isola, 23 a Pirano e 2 a Ancarano. Continuano ad aumentare i ricoveri in terapia intesiva, sono 61, 7 in più del giorno precedente. E l'occupazione dei posti letto nelle terapie intesive sarà alla base del nuovo schema a semaforo che Governo e gruppo di esperti stanno ancora armonizzando. Le fasi di intervento da 6 potrebbero passare a 4 per evitare, ha detto l'infettivologa Mateja Logar a capo del Comitato tecnico scientifico, di dover modificare le misure due volte alla settimana.
Anche il ministro della salute Janez Poklukar ha confermato che in ballo ci sono più varianti, si cercano le soluzioni ottimali, ma che le chiusure e le misure restrittive non dovrebbero riguardare i vaccinati. Dovrebbe però venir tolto l'obbligo del criterio GVT (guarito, vacciato, testato) per le visite mediche. Il Green pass da lunedì è stato esteso a tutta una serie di categorie di lavoratori e servizi, tra cui agli spazi aperti di bar e ristoranti e appunto visite mediche, che ha suscitato una vera e propria levata di scudi.
Il premier Janez Janša nel corso della visita di lavoro al goriziano ha assicurato che il Governo non prevede un nuovo lockdown, nonostante il peggioramento del quadro epidemiologico. Le chiusure saranno mirate, come già avviene nella scola, dove sono n qarantena un centinaio di classi, ha ricordato il premier. E' nell'interesse di tutti raggiungere un elevato tasso di vaccinazione affinchè l'epidemia di covid non metta a rischio la normalità della vita quotidiana, ha continuato Janša che ha menzionato di due comuni virtuosi, da prendere ad esempio come Idrija e Vipava (Vipacco) dove il tasso di immunizzati è rispettivamente al 52 e 51%. A livello nazionale è del 44%. E stando ad un sondaggio condotto dalla Facoltà delle scienze sociali dell'Università di Lubiana il 57,5% dei giovani tra i 15 e i 30 anni sono già vaccinati o intendono farlo, il 12% si dichiara indeciso, il 30% è contrario. (ld)