"Abbiamo di fronte delle settimane difficili" ha detto il premier Janez Janša in apertura della lunga intervista televisiva. "Ed è probabile - ha aggiunto - che per rimediare alla situazione dovremo rinunciare ad alcune libertà". Sull'obbligo vaccinale Janša non ha risposto chiaramente se sia favorevole o meno, ha tuttavia ricordato che diversi provvedimenti presi dal governo sono stati poi cassati dalla Corte costituzionale e per questo motivo l'esecutivo è cauto e, "per certi versi - ha aggiunto ancora il premier - si ritrova con le mani legate". Tracciando un bilancio della pandemia il presidente del governo ammette che in Slovenia il tasso di mortalità è stato più alto che in molti Paesi europei. Uno dei motivi, sottolinea, è lo stato in cui versano le Case di riposo per anziani nelle quali nel passato si è investito troppo poco e "semplicemente negli istituti non è stato possibile allestire settori separati" per contagiati. Altro fattore che ha influito e continua a creare problemi è la relativamente bassa percentuale di vaccinati in Slovenia, ancora sotto il 60%. E qui Janša attribuisce delle responsabilità anche ai mezzi di informazione "che hanno assecondato le critiche dell'opposizione e del 2% di esperti nei confronti delle misure anti-Covid accolte dal governo". Una situazione che è andata avanti per mesi, secondo il premier, "finchè anche nel nostro Paese i media hanno cominciato a promuovere le misure e a invitare la popolazione a vaccinarsi".
All'appunto dell'opposizione che la Slovenia si stia indebitando a dismisura risponde "I soldi vanno alla gente e all'economia. Abbiamo mantenuto in funzione il sistema pubblico e l'economia ed è da qui che vengono anche le entrate. Abbiamo speso soprattutto per mantenere posti di lavoro con il risultato che abbiamo ora uno dei tassi di occupazione più alti in Europa". Sul semestre di presidenza Ue Janša si dice soddisfatto. "Abbiamo cominciato dovendo rispondere a numerose critiche. Ora in Europa ci fanno i complimenti e ci ringraziano per il lavoro svolto". Un ultimo accenno all'allargamento dell'Unione europea nei Balcani. "Continuiamo a sostenere questo processo con decisione". (a.c.)
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