Branimir Štrukelj e Jakob Počivavšek, a capo dei gruppi negoziali sindacali, hanno presentato alla controparte governativa le proprie richieste, nate grazie all'accordo sull'aumento dei salari per medici e dentisti. Pertanto, anche altri sindacati del settore pubblico chiedono un aumento degli stipendi di sei categorie retributive per tutti i dipendenti pubblici e la cancellazione delle limitazioni imposte al tetto massimo raggiungibile con gli avanzamenti di carriera. I sindacati chiedono anche un'armonizzazione automatica del valore delle categorie retributive. Si attendono inoltre che il valore della categoria retributiva piu' bassa aumenti al livello del salario minimo e venga quindi concordato anche un aumento proporzionale per le altre categorie più elevate.
Il ministro dell'Amministrazione pubblica, Boštjan Koritnik, a capo del gruppo negoziale del governo, ha fatto sapere che sarà l'esecutivo a decidere a riguardo, ritiene però che le richieste dei sindacati siano in contrasto con l'obiettivo del governo riguardo la sostenibilità delle finanze pubbliche. Secondo le stime del ministro, un tale aumento dei salari a tutti i 188 mila dipendenti pubblici richiederebbe un aumento della massa salariale di un miliardo e mezzo di euro. Koritnik ha proposto ai sindacati la formazione di un gruppo di lavoro che "esaminerebbe attentamente la legge sul sistema salariale nell'amministrazione pubblica. In passato abbiamo scoperto che possiamo venirci incontro riguardo alcune questioni", ha sottolineato il ministro, precisando che "è fondamentale effettuare un'analisi approfondita di tutto ciò che va rivisto".
E. P.