Un’iniziativa quella di ridurre l’IVA sui prodotti per l’igiene mestruale che è stata fortemente voluta dalla deputata del SD Bojana Muršič, dal Forum dei giovani e da quello delle donne del partito di opposizione che si erano rivolti all’esecutivo nel mese di marzo per modificare le norme sull'attuazione della legge sull'IVA, al fine di far classificare tamponi e assorbenti tra gli articoli con un'aliquota IVA del 9,5%, invece che del 22%.
Una battaglia che ha visto portare a casa una vittoria per tutte le donne che da questa settimana quindi dovrebbero spendere meno soldi per comprare prodotti necessari durante i giorni del ciclo, diminuendo il peso che questa voce riveste nel budget mensile visti i costi relativamente alti di questo tipo di articoli che non possono sicuramente essere considerati voluttuari.
Il Forum dei giovani e il Forum delle donne SD hanno anche proposto al governo di fornire aiuti gratuiti per l'igiene alle donne in tutte le istituzioni educative pubbliche. Secondo i loro calcoli, infatti, una donna slovena spende in media dai 70 ai 100 euro l'anno in prodotti per l'igiene.
Un problema, quello della povertà mestruale, che sta emergendo in molti paesi anche del cosiddetto primo mondo tanto che parecchi stati sono già intervenuti iniziando a distribuire assorbenti e tamponi gratuitamente alle fasce più deboli della popolazione o diminuendo il prezzo di questo tipo di prodotti che vengono considerati di prima necessità e fondamentali per la salute delle donne.
Barbara Costamagna