Nella media della popolazione europea, si stima che circa la metà delle persone abbia livelli carenti o insufficienti di vitamina D, tra gli abitanti della Slovenia questi valori in autunno e inverno, con la minore esposizione alla luce del sole, salgono all'80%. Lo rileva uno studio condotto dall'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione.
La funzione principale della vitamina D, un pro-ormone, è permettere l'assorbimento del calcio da parte dell'intestino. Una carenza di vitamina D espone al rischio di osteoporosi - specialmente in menopausa - e di altre malattie. Il giusto apporto, indispensabile per l'organismo, serve a tutte le età per la buona salute dello scheletro e dei muscoli. La vitamina D, inoltre, protegge il sistema nervoso, quello immunitario e regola anche l'umore. Lo studio condotto dall'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, evidenzia che la popolazione slovena, con l'alimentazione copre appena il 15% del fabbisogno di vitamina D, ovvero giornalmente assume meno di 3 microgrammi di vitamina.
La fonte principale di vitamina D per l'uomo è l'esposizione ai raggi del sole. La vitamina D è infatti presente nell'organismo in una forma biologicamente non attiva ma grazie proprio all'esposizione solare, si trasforma nella forma attiva. Una carenza di vitamina D è misurabile con una semplice analisi del sangue. Per riequilibrare il fabbisogno giornaliero, nei mesi freddi e meno soleggiati, ne dovremmo assumere 20 microgrammi. Tra i sintomi più comuni in caso di deficit ci sono dolori alle ossa e debolezza muscolare, sudore alla testa e alle mani, e pure una tendenza all'irritabilità nervosa. Anche l'età è un fattore sensibile: le persone anziane sono più carenti di vitamina D non solo perché tendono a passare più tempo in ambienti chiusi, ma anche perché ne producono meno quando si espongono al sole.
Oltre a una maggiore esposizione alla luce naturale, ottime fonti alimentari per chi è carente di vitamina D sono il pesce e gli oli che contiene, in particolare il salmone, la sogliola, l'anguilla, la carpa, il dentice, lo sgombro, la trota, le sardine e il tonno. Tra gli alimenti ricchi di vitamina D ci sono anche le uova, soprattutto il tuorlo, il latte, il fegato e i grassi animali, i cereali, i funghi secchi, il latte di soia e di riso. Integratori di vitamina D sono inoltre facilmente reperibili in farmacia ed erboristeria e vanno dosati con l'aiuto di un medico.
Corrado Cimador