Foto: Ministrstvo za obrambo
Foto: Ministrstvo za obrambo

Un evento che pensavamo di non dover rivivere una seconda volta ma che invece, a distanza di quasi due anni sta tenendo di nuovo con il fiato sospeso tutto il Paese. Agli incendi scoppiati nel Carso sloveno stanno lavorando da ore e senza sosta quasi 250 Vigili del fuoco provenienti da 70 unità aiutati da quelli italiani. In volo anche due arei canadair che raccolgono acqua dal golfo di Trieste. Attesi altri cento uomini e secondo le ultime informazioni rilasciate, le operazioni di soccorso andranno avanti anche nelle prossime ore. Le fiamme non sono ancora sotto controllo e continuano a propagarsi nell'area di Trstelj verso Nova Gorica. Un importante trasmettitore di RTV Slovenia è minacciato dal fuoco, attualmente però non è a rischio. Da quanto detto finora non sembrano essere in pericolo nemmeno altre strutture. Resta costante la paura della bora che sta ostacolando il lavoro e che dovrebbe continuare a soffiare anche nei prossimi giorni. Nel fine settimana sono invece attese deboli precipitazioni che potrebbero creare le condizioni per portare a termine la fase di spegnimento. I Vigili del fuoco hanno assicurato di monitorare la situazione anche in seguito. Nel frattempo, il Premier Robert Golob, che ricopre anche il ruolo di Ministro della Difesa ad interim e che presto dovrebbe giungere sul posto, ha dichiarato di essere in contatto regolare con tutte le autorità preposte: "La decisione di acquistare gli arei anticidendi si è rivelata giustificata e valida, in quanto eravamo pronti per i roghi di quest'anno. I supporti aerei svolgono un ruolo essenziale nel domare gli incendi boschivi in Slovenia, fornendo un aiuto imprescindibile alle operazioni di soccorso condotte da terra" ha aggiunto ancora il Premier. Unitamente alle altre cariche istituzionali, ha rivolto un sentito ringraziamento a tutti coloro che, con tenacia e spirito di sacrificio, si stanno dedicando alle operazioni di salvataggio.