Per i partiti di coalizione, la mozione di sfiducia nei confronti del governo di Robert Golob rappresenta un'altra delle altrimenti democratiche manovre dell'SDS con cui il partito di Janez Janša vuole intimorire e ostacolare il lavoro del governo. Movimento Libertà, Socialdemocratici e Sinistra rigettano completamente le accuse del Partito democratico e rimangono uniti.
Il vicecapo del governo e ministro della Salute, Danijel Bešič Loredan, ha infatti affermato che l'esecutivo rimane unito e risponderà in modo comune alla mozione di sfiducia. Il contenuto dell’interpellanza, ha aggiunto, è completamente ideologico e inutile.
Il ministro del lavoro e vicepremier, Luka Mesec, ha dichiarato che l'opposizione ha fallito nel tentativo di dividere i partner di coalizione. L'esecutivo è al governo soprattutto per realizzare le riforme essenziali affinché la Slovenia diventi un paese di successo, solidale e orientato verso il futuro.
Il leader del gruppo parlamentare dell'SD, Jani Prednik, ha affermato l'interpellanza è una possibilità per la coalizione ed il governo di mostrare alla pubblica opinione i successi raggiunti finora.
La decisione dell'accorpamento dei musei dell'Indipendenza slovena e di Storia contemporanea era stata presa in modo professionale, ha detto il ministro per la Cultura, Asta Vrečko. "Un progetto diventato una piattaforma ideologica con cui l'SDS costruisce la sua opposizione al lavoro del governo". Vrečko ha richiamato l'attenzione sulle presunte minacce con il cosiddetto "piano d'azione" e istigazioni dirette contro la Sinistra.
Secondo il leader dell'SDS, Janez Janša, la mozione di sfiducia contro il governo Golob, rappresenta un tentativo di richiamare l'esecutivo alla ragione. Un'interpellanza significa un dibattito alla Camera di Stato "sulle mosse controverse del governo che corrodono le stesse fondamenta della Slovenia" e in questo modo il Partito democratico vuole "spiegare alcune cose" al governo, ha detto. Janša si aspetta inoltre che l'esecutivo annulli i provvedimenti controversi.
E. P.