Foto: BoBo
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Politica slovena sempre alla ricerca di una maggioranza di governo. Dopo il flop della prima tornata negoziale, continuano le consultazioni guidate da Marjan Šarec, leader dell'omonima lista piazzatasi seconda alle elezioni del 3 giugno. I colloqui sono stati abbandonati da Nuova Slovenia, non sodisfatta della bozza del contratto di coalizione. Ora a proseguire con i negoziati sono cinque formazioni politiche: oltre alla Lista Šarec, Social-democratici, Partito del centro moderno, Alleanza Alenka Bratušek e Desus. Mancando il numero necessario di deputati per formare una maggioranza, si sta pensando di coinvolgere il partito Sinistra. Un nuovo incontro fra i rappresentanti dei suddetti cinque partiti è in programma martedì, ma ufficialmente la Sinistra non vi è stata ancora invitata. "Da Šarec ci aspettiamo un confronto serio - dice il leader di Sinistra, Luka Mesec - un confronto che dovrà portare necessariamente a un accordo di governo diverso da quello che traspare nell'attuale bozza". Se non si trova l'accordo su tutto, allora Mesec non esclude una soluzione simile a quella adottata in Portogallo: un governo di minoranza con cinque partiti e l'appoggio esterno di uno - in questa caso il partito Sinistra. In cambio la formazione di Mesec chiede l'accettazione di alcuni punti cardine del suo programma elettorale. La settimana prossima sarà chiaro se questa collaborazione sarà fattibile o meno.