Il Consiglio comunale di Pirano aveva dato luce verde ai tre piani urbanistici lo scorso 2 ottobre. L'Iniziativa civica contraria all'ulteriore "cementificazione" di un'area verde di Portorose aveva iniziato la raccolta delle firme per l'indizione di un referendum popolare sulla questione, contemporanemente, il 30 novembre, l'allora sindaco Peter Bossman faceva pubblicare i decreti sulla Gazzetta ufficiale dando così via libera ai piani di costruzione su un'area di poco meno di 12 ettari, con parchi, un autorimessa, un piccolo albergo e 53 case.
Il 16 gennaio di quest'anno Davorin Petaros, a nome dell'Iniziativa civica Pirano, presentava ricorso alla Corte costituzionale per chiedere la verifica della legittimità costituzionale dei decreti. Adesso la sentenza dell'alta corte, che ha deciso di bloccare l'attuazione dei decreti prima di decidere con procedura d'urgenza in merito. L'unità amministrativa di Pirano pertanto fino alla decisione finale ha l'obbligo di astenersi dal rilasciare permessi di costruzione o altri atti inerenti l'area in questione.
Per la Corte costituzionale l'attuazione dei decreti urbanistici avrebbe avuto conseguenze peggiori che la sospensione degli stessi. Soddisfatto il promotore del ricorso Davorin Petaros che però si dice rammaricato che in questo paese un'iniziativa civica debba scegliere la strada più impervia per far rispettare i più elementari diritti civici e democratici. (ld)