Non si sbilancia la Corte di giustizia dell'Unione europea sulla denuncia inoltrata dalla Slovenia per inadempimento della sentenza della Corte d'arbitrato interazionale sul contenzioso confinario tra i due Paesi. Il presidente del Tribunale comunitario con sede a Lussemburgo, Koen Lenaerts, ha invitato Slovenia e Croazia ad implementare la suddetta sentenza d'arbitrato emessa dal Tribunale dell'Aia. Nella motivazione, la Corte precisa che in base al quarto articolo del Trattato Europeo i due paesi hanno l’obbligo di trovare una soluzione giuridica nel rispetto del diritto internazionale. Il contenzioso e la sentenza di arbitrato in pratica non sono parte integrante del diritto europeo emerge dalla sentenza. La sentenza non è assolutamente una vittoria per la Croazia, anzi questa stabilisce con certezza la validità della sentenza e quanto questa sia vincolante per le parti, lo ha affermato il Ministro degli esteri, Miro Cerar. Mi dispiace che la Corte di giustizia Europea non abbia trovato il coraggio necessario per prendere una decisone, ha detto smepre Cerar. Immediata la reazione del premier croato, Andrej Plenković il quale ha scritto su Twitter che si tratta di una vittoria per la Croazia. Invito, la Slovenia, ha poi detto in conferenza stampa il premier croato a trovare una soluzione bilaterale, duratura e accettabile per entrambe le parti. Secondo l’agente sloveno, Maja Menard, invece la decisone rappresenterebbe un precedente alquanto pericoloso che potrebbe portare a numerose violazioni del diritto Ue e dare spazio a numerosi contenziosi nei Balcani Occidentali.
Dionizij Botter