Numerose le lacune e gli errori commessi dagli agenti penitenziari come dalla dirigenza stessa del Carcere di Capodistria che ha determinato la facile fuga dei due fuggitivi, il 41 enne cittadino bosniaco Dragan Milosavljević e serbo Damjan Mitrović tuttora in libertà. La dirigenza come anche gli agenti penitenziari è responsabile della fuga. Questo il risultato emerso dall’indagine svolta dall’apposita commissione guidata da Janja Pahor Mohorč. La fuga è stata facilitata dal pessimo sistema di video sorveglianza, dai controlli delle sbarre delle celle e dal fatto che i detenuti vi potevano stendere degli abiti. Inoltre, gli agenti addetti al controllo notturno non hanno svolto i controlli stabiliti dal piano interno, emerge dal rapporto. Troppi gli errori commessi, ha spiegato la Pahor Mohorč. Errori confermati dal Direttore del carcere di Capodistria, Dušan Valentinčič, il quale ha precisato che al momento della fuga si trovava in ferie. Mi prendo tutta la responsabilità dell’accaduto, precisa Valentinčič, annunciando la sua decisione di andare in pensione. Valentinčič ha detto che il carcere sta attraversando una situazione difficile alle prese con la cronica mancanza di quadri e il conseguente malumore vigente tra i dipendenti oberati dal lavoro. In secondo luogo, Valentinčič ha puntato il dito sul presidente del sindacato degli agenti penitenziari, Frančišek Verk il quale avrebbe strumentalizzato l’accaduto per attaccare la dirigenza del carcere. Jože Podržaj, Direttore generale e degli istituti di pena elogiando l’impeccabile lavoro svolto da Valentinčič in tutti questi anni, ha annunciato l’introduzione di una serie di misure che avranno l’obiettivo di migliorare la sicurezza nelle carceri. Critico nei confronti del sindacato degli agenti penitenziari, spesso impegnato nel giustificare il pessimo lavoro svolto, Podržaj ha inoltre annunciato che i provvedimenti ai danni delle persone coinvolte verranno annunciati nei prossimi giorni. Come ricordiamo Milosavljević era in carcere per passaggio illegale del confine, mentre era stato arrestato sulla base di un mandato di cattura internazionale per traffico di droga. I due sono fuggiti segando le sbarre delle celle e scavalcando il muro del carcere con l’ausilio di materassi abbandonati da diverso tempo nel cortile interno del carcere. Nei giorni scorsi gli agenti carcerari di Capodistria hanno pubblicato una lettera aperta nella quale denunciano le precarie condizioni di lavoro e di sicurezza. Le polemiche e il ping pong delle responsabilità' che sono seguite alla fuga dei due detenuti dal carcere capodistriano coinvolgono la dirigenza, i dipendenti e il Ministero. Gli agenti penitenziari ritengono che la responsabilità è della dirigenza. Gli agenti denunciano la mancanza di sensori di movimento e l’utilizzo di sistemi di video sorveglianza obsoleti. Hanno inoltre precisato che le grate delle finestre non erano dotate della rete metallica aggiuntiva, sarebbero state rimosse del direttore Valentinčič su indicazione del tutore dei diritti civici, cosa che è stata smentita dall’allora tutore.
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