
La ristrutturazione della rete ferroviaria slovena passa per l’ammodernamento dei binari e delle stazioni, snodi cruciali di un’infrastruttura lunga all’incirca 1.200 km. In occasione della visita al cantiere della stazione di Lubiana, che dovrebbe essere inaugurata a luglio 2026, Bratušek ha affermato che i lavori procedono secondo il cronoprogramma. La ministra ha poi spiegato che l’obiettivo principale è di spostare il traffico merci su uno snodo esclusivo per i treni merci, lasciando quindi solo il passaggio dei treni commerciali sui 13 binari che sorgeranno a fine progetto. I tecnici sono già al lavoro per realizzare questa circonvallazione ferroviaria, che possa alleggerire la nuova stazione, ma la situazione non è semplice. E per snellire ulteriormente la congestione del normale traffico cittadino, nei piani c’è anche la costruzione di una stazione dedicata al trasporto su gomma, che aprirà i battenti nel 2027 insieme a un centro passeggeri con tutte le infrastrutture di accompagnamento. Insomma, un’apertura graduale di un complesso che, ha spiegato la ministra, è il più grande investimento sulla rete ferroviaria dopo la costruzione del secondo binario sulla tratta Divaccia-Capodistria, per un valore di quasi 244 milioni di euro. Al momento solo metà dei binari è in uso, tuttavia i ritardi sono tutto sommati fisiologici, anche se in autunno le criticità potrebbero peggiorare con l’inizio dei lavori nella parte sud della stazione.
Janković, che non ha partecipato al sopralluogo, ha espresso la sua soddisfazione per la collaborazione con il ministero, spiegando inoltre che l’amministrazione comunale sta portando avanti altri interventi nella zona per assecondare un progetto fondamentale, per la città come per tutto il paese, e ha avvertito che i disagi nell’area continueranno ancora per almeno un paio d’anni.
Valerio Fabbri




