Foto: Pixabay
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Oggi primo giorno di riaperture quasi totali in Slovenia, con i dati che continuano a migliorare. La situazione, anche a detta del capo del gruppo di esperti del governo la professoressa Mateja Logar, sembra essere finalmente virata verso il verde e verso il conseguente ritorno alla normalità, che non prevede, però, ancora un abbandono delle norme igienico-sanitario che continuano ad essere fondamentali per contenere il virus. Resta l’obbligo di utilizzare la mascherina negli spazi chiusi e dove non è possibile garantire la distanza necessaria a diminuire la possibilità di contagio.

Da oggi tutti gli eventi riprendono e sono aperti a coloro che sono vaccinati o hanno contratto il virus nei sei mesi precedenti, mentre tutti gli altri sono tenuti a presentare un test Covid negativo. La Logar ha sottolineato che gran parte di coloro che si trovano in terapia intensiva hanno un’età superiore ai cinquanta anni e ciò dimostra quanto resti alto il rischio di ammalarsi gravemente per queste fasce di età. Vaccinarsi è quindi l’invito fatto dall’esperta non solo agli over cinquanta ma a tutta la popolazione, anche ora che magari si ha la sensazione che le cose stia migliorando, perché si tratta dell’unica assicurazione per la propria salute. Solo così, inoltre, si potrà definitivamente tornare alla normalità.

Il prof. Borut Štrukelj della facoltà di farmacia di Lubiana ha presentato i farmaci che vengono utilizzati per curare il Covid, e a spiegato l’utilità di vaccinarsi per ridurre i rischi, assicurando sulla qualità di tutti gli antidoti a disposizione.

Barbara Costamagna