L'impegno per un'Europa più resiliente dopo la pandemia di coronavirus, una riflessione sul futuro dell'Europa, un rafforzamento dello stato di diritto e e dei valori europei e per la sicurezza e la stabilità nelle aree contermini, sono tra i punti cardine del programma di presidenza sloveno. Nel pomeriggio il premier Janša interviene in videoconferenza al vertice virtuale nel quadro del processo di Berlino, avviato nel 2014 su iniziativa della cancelliera tedesca Angela Merkel, quello odierno è l'ultimo ospitato dalla Merkel, e il cui obiettivo è di varare progetti di coesione volti ad avvicinare i paesi dei Balcani occidentali all'Unione Europea, accelerando l'iter di adesione, una delle priorità del semestre di presidenza sloveno dell'UE. Si cercherà tra l'altro, in questo semestre, di sbloccare l'avvio dei negoziati di adesione con la Macedonia del Nord. Da ricordare che ad ottobre la Slovenia ospiterà il vertice UE-Balcani occidentali. Domani, lo ricordiamo, Janša sarà a Strasburgo dove presenterà ufficialmente all'Europarlamento il programma della presidenza slovena dell'UE; al termine incontrerà i giornalisti congiuntamente con i presidenti della commissione e del parlamento europei, Ursula Von der Leyen e David Sassoli. La sessione plenaria dell'Assemblea di Strasburgo ha tra i punti all'ordine del giorno, oltre alle priorità del semestre di presidenza sloveno del Consiglio europeo, anche lo stato di diritto e le libertà fondamentali in Ungheria e Polonia. Previsto il voto riguardante una risoluzione sui diritti della comunità LGBT in Ungheria. Presente all'odierno dibattito il ministro degli esteri sloveno Anže Logar, in qualità di alto rappresentante del consiglio UE nei rapporti con l'Assemblea di Strasburgo.
Delio Dessardo