Come sarà la regione del Carso Costiero nel 2050? Ma soprattutto: come vorremmo che diventasse? Gira intorno a queste due domande il lavoro del Consiglio Economico e Sociale regionale presentato alla stampa dopo la terza sessione in un anno di un organismo inattivo per un decennio che ne aveva marginalizzato il ruolo istituzionale e, in fin dei conti, la spinta propulsiva. L'obiettivo concreto del Consiglio è di formulare linee guida per lo sviluppo strategico di una regione che, secondo gli esperti coinvolti, potrà contare su 200 mila abitanti, quasi l'80% in più rispetto a ora.
Il presidente del Consiglio nonché direttore della Camera di commercio regionale, Robert Rakar, ha espresso grande soddisfazione per quello che, ha tenuto a ribadire, è il risultato di un anno di lavoro ci hanno preso parte i principali portatori di interesse, dal mondo economico-imprenditoriale fino alle istituzioni e alle parti sociali, con i rappresentanti di otto comuni, dell'università, e del mondo sindacale che erano tutti seduti dalla stessa parte del tavolo per un obiettivo comune.
Secondo i partecipanti tale modello operativo può già dare sostanza alla regione statistica, in attesa che una regione vera e propria trovi la luce a livello politico-istituzionale. I fatti prima delle parole, verrebbe da dire, visto i rappresentanti del consiglio intendono avviare colloqui con i singoli ministeri per realizzare al meglio i piani nei prossimi sette anni, la cui realizzazione è prevista entro il 2030.
Valerio Fabbri