Scendono i numeri del contagio in gran parte della Slovenia, tranne che nella regione costiero carsica che si conferma invece in contro tendenza, con un’incidenza dei contagi media di 728,2 positivi su 10.000 abitanti sui quindici giorni e di 343,3 sugli ultimi sette giorni, mentre la media nazionale è pari al 273,9.
In generale comunque le cose sembrano andare meglio, anche se prima di tirare il fiato, ha detto la segretaria di stato al ministero della salute Alenka Forte è necessario attendere le prossime settimane, quando sarà più chiaro se l’ondata è definitivamente finita. La Forte ha, quindi, ribadito le solite misure preventive che i cittadini ormai dovrebbero conoscere perfettamente, che con la quasi totale riapertura delle attività nel paese sono più che mai importanti. Portare la mascherina in modo corretto, mantenere la distanza di due metri, lavarsi e disinfettarsi le mani e a restare a casa e farsi testare nel caso si abbiano sintomi che potrebbero essere riconducibili al Covid-19 .
Il governo anche in questa fase continuerà a puntare sull’organizzazione di una campagna di test rapidi a tappeto, che hanno assicurato gli esperti, si cercherà di rendere sempre più incisiva. Non sono tenuti a testarsi, quando richiesto, coloro che sono stati vaccinati e chi è stato positivo al virus da sei mesi ai 21 giorni precedenti, per i quali si sta studiando la modalità più efficace per far sì che possano entrare in possesso del certificato che attesta il proprio stato velocemente e gratuitamente.
Barbara Costamagna