1784 i nuovi positivi registrati ieri in Slovenia su 6853 test, pari al 26,3% . 123 i nuovi ricoveri che portano il totale dei pazienti Covid ospedalizzati a 1284, e 199 i malati in terapia intensiva. I numeri del contagio restano, quindi, sempre alti e particolarmente drammatico è il bilancio dei decessi con 61 morti da Covid-19. Anche i dati medi su sette giorni rimangono non confortanti e quindi le misure in vigore sono invariate poichè ci si trova ancora in piena fase nera.
Rientra, invece, la crisi scaturita dalla notizia di ieri che la Corte costituzionale aveva con un solo voto contrario definito non valida la proroga della scuola a distanza poiché i decreti non erano stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale. Il Governo, infatti, ha annunciato che si pronuncerà nuovamente sulle misure anti-Covid, pubblicando i decreti entro i termini richiesti. Il portavoce del Governo Jelko Kacin ha sottolineato che comunque tutte le misure relative al contrasto dell'epidenia sono state prese sino ad ora sempre in modo adeguato e ha ricordato che, in ogni caso, “spetta al governo decidere sull’opportunità o meno di prorogare le misure”.
Il segretario di Stato presso il ministero del lavoro, della famiglia, degli affari sociali e delle pari opportunità Cveto Uršič, ha parlato della situazione particolarmente delicata nelle case di riposo slovene, dove i numeri del contagio restano alti, dicendo che si sta lavorando per trovare un sistema adeguato per mantenere il contatto tra i residenti ed i loro parenti, che secondo gli esperti potrebbero incontrarsi individualmente.
Deana Potza dell’ispettorato sanitario ha detto che nell'ultima settimana sono state effettuate 2.183 ispezioni, sono state imposte 38 sanzioni per reati minori, 252 diffide e 101 provvedimenti amministrativi.
Infine il vicedirettore generale della polizia Tomaž Pečjak ha invitato a rispettare le regole, denunciando che per le strade continua ad esserci troppa gente soprattutto al pomeriggio e in prima serata. Ripetuti casi di violazioni sono stati registrati soprattutto a Lubiana, ha detto, Pečjak ma anche a Capodistria dove i poliziotti sono dovuti intervenire per disperdere assembramenti di giovani e meno che festeggiavano per strada o nei garage con musica alta ed alcol, senza alcun rispetto delle minime regole di contrasto al Coronavirus. Un invito a rispettarle è stato, inoltre, rivolto anche oggi ai genitori che in troppi si radunano con i loro figli nei parchi pubblici e nei cortili creando pericolosi assembramenti che facilitano la trasmissione del contagio.
Barbara Costamagna