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Si apre la settimana decisiva per la nascita o meno di un governo di minoranza. In programma un nuovo confronto tra il pentapartito e la Sinistra, disposta a sostenere un esecutivo a guida Šarec, attraverso un accordo di collaborazione progettuale. La proposta definitiva della Sinistra non è stata resa nota, la bozza prevede comunque un coordinamento tra i partiti ogni tre mesi, per concordare i progetti sui quali lavorare assieme. Alla Sinistra spetterebbe la supervisione su almeno uno. Per la loro realizzazione sarebbero responsabili dei gruppi di lavoro composti da esponenti del pentapartito e della Sinistra, con i ministeri tenuti a fornire tutte le informazioni richieste. Bilancio e manovre correttive verrebbero armonizzati almeno quattro mesi prima del dibattito in Parlamento. Inoltre l'impegno ad evitare interpellanze contro ministri o governo. Come spiegato mercoledi da Marjan Šarec, al termine dell'incontro nel quale si è deciso di continuare il confronto a sei, il punto di riferimento per la collaborazione progettuale sarà il contratto di coalizione, armonizzato già prima della decisione della Sinistra di non entrare nell'esecutivo. Contratto che prevede tra l'altro, come insisteva il partito di Luka Mesec, l'aumento del salario e della pensione minimi e un deciso sostegno alla Sanità pubblica. Ora tutto dovrà passare al vaglio degli organismi direttivi dei partiti che faranno parte della coalizione e non sarà un percorso senza ostacoli. Nei giorni scorsi il leader del partito del centro moderno, il premier uscente, Miro Cerar, aveva espresso in una lettera al consiglio dell'SMC, le sue perplessità sulla tenuta di un governo di minoranza con un appoggio esterno, garantendo comunque i voti del partito a Marjan Šarec quale mandatario. Stessa posizione del partito Alenka Bratušek; sostegno a Šarec come mandatario, ma dubbi sulla stabilità dell'esecutivo. Lo ha ribadito anche in una lettera inviata nel fine settimana al consiglio del partito. Bisognerà poi aspettare l'esito del referendum interno alla Sinistra, sarà infatti la base a decidere se dare luce verde o meno alla collaborazione progettuale con il pentapartito. Tutto sarà chiaro dopo l'8 agosto, a ridosso della scadenza della seconda tornata di consultazioni per trovare un mandatario, il 10 agosto.