La decisione di entrare nell'Unione europea si è rivelata giusta. Così il premier Marjan Šarec, oggi a Brdo presso Kranj, in occasione delle celebrazioni del 15esimo anniversario dell'adesione della Slovenia all'Ue. Grazie all'Europa "siamo diventati migliori, più forti e più sicuri", ha aggiunto il primo ministro. Secondo Šarec i cittadini sloveni hanno sempre difeso un'Europa stabile, forte e unita, nella quale regnano il rispetto e la fiducia. "Anche per questo motivo diventiamo più sensibili quando qualcuno non rispetta i valori e le regole", che sono alla base dell’unità dell'Europa. "L'Unione europea è la nostra casa. Ci crediamo e ne andiamo fieri. Nel bene e nel male", ha aggiunto ancora il premier.
L'ospite d'onore, il primo ministro lussemburghese, Xavier Bettel, ha definito la Slovenia un partner fidato che ha contribuito all'unione dell'Europa. Secondo le sue parole l'adesione all'Ue ha anche rafforzato l'indipendenza del Paese.
Il capo del governo di Lubiana ha successivamente ammesso, che la Slovenia, nel suo operato nell'Unione europea, di tanto in tanto risulta essere poco decisa, audace e lungimirante, forse proprio perché, a volte, ci soffermiamo su alcune piccolezze senza essere capaci di vedere oltre, e perché spesso non abbiamo fiducia in noi stessi e non sappiamo apprezzare i risultati raggiunti.
Šarec è stato sincero: all'interno dell'Unione europea non tutto è perfetto, per questo motivo e' necessario avere uno sguardo critico ed una valutazione sincera della situazione attuale. Il premier ritiene che chiudere gli occhi davanti a problemi reali potrebbe causare gravi danni.
Sia Šarec che Bettel hanno poi fatto un appello ai cittadini di recarsi alle urne per le elezioni europee il 26 maggio. Il prossimo quinquennio - secondo il capo del governo sloveno - rappresenta una nuova occasione per l'Ue che potrà così diventare più efficiente nel risolvere questioni importanti.
E. P.