La vicepresidente della Commissione europea Jourova ha espresso la speranza che durante la visita venga organizzato un incontro con il premier sloveno Janez Janša. La vicepresidente ha inoltre annunciato per settembre la pubblicazione di un'iniziativa per aumentare la sicurezza dei giornalisti europei. L'argomento sarà oggetto di dibattito anche durante un incontro con i rappresentanti della presidenza slovena del Consiglio Ue. "I media rappresentano un pilastro della democrazia" ha detto la Jourova " lo sono soprattutto durante la pandemia, la quale necessità di informazioni rilevanti, immediate e professionali".
Dicendosi rammaricata per il fatto che l'Ue non dispone di strumenti per la tutela della libertà di stampa, la Joureva ha annunciato che la prossima settimana la Commissione presenterà la normativa che andrà a disciplinare la libertà dei media. Rappresenterà uno "strumento in più per tutelare la libertà di stampa da pressioni esterne" ha detto la Joureva. E intanto numerosi rappresentanti delle organizzazioni internazionali hanno detto che le pressioni alle quali sono soggetti i media in Slovenia sono serie. Pavol Szalai del desk Eu/Balkan di reporter senza frontiere ha invece rilevato che le pressioni sono molte, mentre Renate Schroeder della federazione dei giornalisti europei durante un’dibattito web ha ribadito che il giornalismo di qualità è in grado di salvare vite. L'Organizzazione reporter senza frontiere ha recentemente pubblicato sul rapporto nel quale la Slovenia figurava tra i paesi "in pericolo" per quanto riguarda la libertà dei media, facendola scivolare alla trentaseiesima posizione nella apposita classifica. In generale invece, lo scorso anno si sono verificati nell’Unione Europea 900 attacchi contro i giornalisti in 22 distinti paesi, in crescita inoltre gli attacchi via web.
Dionizij Botter