Allo stesso tempo hanno negato alcune dichiarazioni riguardanti le circostanze della fuga dei detenuti, sostenendo che si intende mettere in imbarazzo e umiliare la polizia giudiziaria per coprire le responsabilità della direzione. Gli agenti penitenziari hanno denunciato la mancanza di sensori di movimento evidenziando che il sistema di video sorveglianza è così obsoleto che a mala pena rileva se qualcuno si muove. Inoltre hanno precisato che le grate delle finestre anziché' essere in acciaio temperato sono in ferro, e che i carcerati sono riusciti a tagliare in appena 15 minuti. Le grate alle finestre, inoltre, in origine erano dotate di una rete metallica aggiuntiva che impediva il contatto con le sbarre. Questa è stata tolta per disposizione del direttore Valentičič. A suggerirlo al direttore, secondo le guardie carcerarie, sarebbe stato a suo tempo il difensore dei diritti civili, ma lo stesso ombudsman però ha negato la notizia. Secondo la valutazione del difensore civico la rete aggiuntiva alle finestre risultava giustificata solo se era necessaria per conseguire un obiettivo legittimo. Le reti in questione limitano la luminosità nelle celle, così pure la ventilazione, in particolare nelle celle più piccole aumentando la sensazione di ansia.
Gli agenti del penitenziario capodistriano hanno denunciato anche un problema di personale.

Franco De stefani

Foto: Radio Capodistria
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