Torna a salire il rapporto tra positivi e test effettuati ieri al 27,6% con 2226 nuovi casi a fronte di oltre 8 mila 60 tamponi processati. 43 ieri i decessi, di cui 31 negli ospedali e 12 nelle case di riposo. Resta alto il numero delle persone ricoverte, 1297 di cui 202 in terapia intensiva, in entrambi i casi si registra un calo di due unità. 113 il totale dei pazienti dimessi. Nell'ospedale generale di Isola sono 45 le persone al momento ospedalizzate, 5 in terapia intensiva. Purtroppo si segnala un decesso.
Si registra un incremento in quasi tutte le regioni statistiche ad eccezione della Slovenia centrale e dell'Alta Carniola, l'incidenza cumulativa per la regione costiero carsica è di 487 contagi ogni centomila abitanti. E sempre statisticamente parlando la fascia di età più colpita è quella tra i 45 e 54 anni e gli anziani delle case di riposo, ha rilevato Nuška Čakš Jager dell'Istituto nazionale di salute pubblica che ha sottolineato come il posto di lavoro risuta essere il luogo più a rischio contagio. Dai risultati preliminari di un'indagine condotta dall'Istituto alta la percetuale, oltre il 20%, anche di coloro che ignorano la fonte del contagio e di queli che si sono contagiati all'interno della famiglia. Bassa ma sempre preoccupante perchè è vietato ogni tipo di aggregazione e assembramento, la quota delle persone che hanno contratto il virus ad una festa privata, ha detto ancora Nuška Čakš Jager.
Mateja Ribič segretario di stato al ministero del lavoro e gli affari sociali ha confermato che si sta lavorando, in accordo con il ministero della salute, per l'introduzione dei test rapidi per tutti i dipendenti delle case di riposo, anche volontari, personale in pensione e studenti che collaborano con le residenze per anziani.
Il portavoce del Governo Jelko Kacin ha ricordato che ieri sera si è riunito il gruppo di crisi dell'esecutivo per discutere di possibili allentamenti quando le condizioni sanitarie lo permetteranoo. Gli interventi concordati con il comitato tecnico scientifico guidato dall'infettivologa Bojana Beović, potrebbero interessare le singole regioni statistiche in base alla curva epidemiologica, interventi quindi più mirati, ha detto Kacin. Lo stesso varrà anche per l'apertura degli impianti sciistici, ha aggiunto, ma qui sarà necessario un accordo a livello europeo. (ld)