Škofja Loka Foto: Peter Malovrh
Škofja Loka Foto: Peter Malovrh

Numerosi i corsi d'acqua nelle regioni settentrionali del Paese che, secondo le prime stime, oggi hanno raggiunto i valori più alti mai registrati. Lo riferisce l'Agenzia per l'Ambiente, Arso.
Sono in tutto tre le vittime del maltempo in Slovenia: nella zona di Kamnik è morta una donna, cittadina slovena, in montagna, nell'area di Kranj, sono invece deceduti due olandesi. Lo ha fatto sapere la Direzione generale della polizia.
Nell'Alta Carniola, colpita da vaste inondazioni, l’intensità delle precipitazioni è diminuita, la situazione comunque resta grave in alcune zone, tra cui quelle di Škofja Loka, Gorenja vas, Poljane e Tržič. Le evacuazioni sono state concluse, al momento si sta cercando di ripristinare i collegamenti stradali e di pompare l'acqua fuori dagli edifici allagati, permane però il pericolo di nuove precipitazioni.
In generale nelle regioni occidentali della Slovenia la situazione idrologica inizia a migliorare, alcuni fiumi stanno comunque ancora esondando.

Mengeš Foto: Arso/PGD Mengeš
Mengeš Foto: Arso/PGD Mengeš

Intanto a Mengeš, non lontano da Lubiana, i vigili del fuoco hanno evacuato 22 bambini da un asilo nido allagato. Per lo straripamento del fiume Savinja, a Celje sono state evacuate circa 4.000 persone, allagate alcune zone della città, chiusi tutti i ponti. A Litija hanno suonato le sirene per via di possibili allagamenti del fiume Sava.
La situazione maltempo rimane catastrofica a Kamnik, dove vigili del fuoco e esercito stanno ancora cercando di raggiungere alcune case isolate, ha detto il sindaco, Matej Slapar. Situazione di emergenza anche a Komenda, dove i pompieri non sono riusciti ancora nemmeno a iniziare a pompare l'acqua fuori dagli edifici. Distrutti entrambi gli acquedotti ed un ponte, ha fatto sapere il Comune.
A Velenje evacuato il campeggio del festival Metal Days, numerose le persone che hanno cercato riparo nei vicini alberghi e nel palazzetto cittadino, dove dei volontari stanno distribuendo vestiti, asciugamani e pasti gratuiti.
Anche la Caritas slovena e diverse altre organizzazioni umanitarie stanno raccogliendo fondi per le persone colpite dal maltempo nel Paese. È possibile donare 5 o 10 euro anche mandando un SMS al numero 1919 con la scritta KARITAS5 o KARITAS10. Un’iniziativa sostenuta dai vescovi sloveni che esprimono vicinanza ai cittadini colpiti dalle intemperie assieme a tutti i membri del mondo ecclesiastico.
In numerose località della Slovenia l'acqua non è potabile, viene inoltre segnalata la mancanza di acqua in bottiglia. Il rifornimento è ostacolato per via dei disagi al traffico causati dalle intemperie. Per le forti piogge e le inondazioni numerose strade nel Paese sono infatti rimaste chiuse, su diverse altre il traffico è ostacolato. Disagi si segnalano quindi anche nel trasporto pubblico, secondo quando riferito dal Ministero per l'Ambiente, il clima e l'energia. Chiuse diverse linee ferroviarie, in alcune zone non è possibile garantire un trasporto alternativo tramite autobus.

Kamnik Foto: BoBo
Kamnik Foto: BoBo

La Protezione civile intanto spiega che le linee del numero di emergenza 112 sono completamente intasate a causa delle numerose domande legate ai danni causati dal maltempo. Invitato pertanto i cittadini a non chiamare 112 a meno che non ci sia una grave emergenza, ha detto il portavoce della Protezione civile.
Presso il Ministero della Difesa si è tenuto un incontro del premier, Robert Golob, con il personale della Protezione civile. In precedenza, Golob aveva sottolineato che la sicurezza dei residenti viene prima di ogni altra cosa e guida ogni valutazione per l'operato dell'esecutivo. Golob, rientrato dalle ferie per seguire da vicino la situazione, ha ringraziato la macchina dei soccorsi e il sistema di protezione in caso di calamità naturali, rivolgendo poi un invito ai cittadini a limitare gli spostamenti e a mantenere comportamenti responsabili.
Domani mattina alle 11 è convocata una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale in composizione allargata, a cui prenderà parte anche la presidente della Repubbblica, Nataša Pirc Musar. Seguirà una riunione del Consiglio dei ministri.
Pirc Musar ha comunque già garantito che lo Stato sta prendendo "tutte le misure necessarie per proteggere le persone che sono possibili e realizzabili in questo momento". Ha poi espresso compassione e sostegno per tutti coloro che hanno subito danni, e le condoglianze alle famiglie delle vittime. La presidente ha infine ringraziato tutti coloro che stanno prestando aiuto.
Il Ministero per gli Affari esteri ed europei ha fatto sapere che la Slovenia, tramite il consolato, ha chiesto alla Carinzia austriaca se l'ospedale di Klagenfurt, in caso di necessità, potesse ospitare i cittadini della Carinzia slovena. Il ministro, Tanja Fajon, ha parlato con l'omologo austriaco, Alexander Schallenberg, anche dello svuotamento dei bacini artificiali sul fiume Drava.