Sulla mancata ordinazione del vaccino Pfizer, Marjan Šarec - presidente dell'omonima lista - presenterà una denuncia di illegittimità costituzionale nei confronti del premier Janez Janša. Il rinvio dell'acquisto - secondo Šarec - può esser stato dovuto a speculazioni sul prezzo o anche alla volontà di estendere il periodo dell'epidemia. "In ogni modo - aggiunge - è stato fatto un danno ai cittadini ed è stato violato l'articolo 51 della Costituzione che parla del diritto di sicurezza sanitaria". Una denuncia costituzionale può essere inoltrata con la firma di almeno dieci deputati. "Sono convinto che l'opposizione su questo sarà unita e che alla Camera di Stato risulterà palese chi ha a cuore i cittadini e chi no" ha concluso Šarec.
L'ex Ministro della salute Tomaž Gantar ha intanto dichiarato all'agenzia stampa STA: "In autunno non ero al corrente che la Slovenia potesse ordinare quantità aggiuntive di vaccino Pfizer e BioNTech. Delle ordinazioni decideva l'allora la commissione costituita ad hoc presso il Ministero della salute che ha anche elaborato la strategia di vaccinazione". Gantar ha confermato quanto già affermato dall'attuale Ministero che la suddetta commissione
decise di non effettuare un'ordinazione aggiuntiva Pfizer-BioNTech "in quanto si contava sul vaccino della AstraZeneca".

Janez Janša replica alle accuse dell'opposizione sulla mancata ordinazione di vaccini aggiuntivi. "Da quando ho assunto ad interim la guida del Ministero della salute ho disposto a chi di competenza di ordinare ovunque e a qualsiasi prezzo vaccini aggiuntivi". L'anno scorso, secondo il premier, si valutava che AstraZeneca avrebbe ottenuto per prima l'autorizzazione per la distribuzione nell'Unione europea. Ricorda che con questa azienda sono stati siglati anche i primi contratti, seguiti poi da ritardi nelle consegne e da problemi nella terza fase dei test. "Come mai un'azienda che non rispetta i contratti non subisce delle sanzioni?" si chiede Janša. E propone: "Questi contratti dovrebbero essere resi pubblici". (a.c.)