Si apre domani una settimana di duro confronto politico in Slovenia. Già martedì i deputati si esprimeranno sulla denuncia costituzionale inoltrata dall'opposizione nei confronti del presidente del governo Janez Janša. Lista Marjan Šarec, Socialdemocratici, Sinistra e Partito di Alenka Bratušek sostengono che il premier abbia violato diverse norme costituzionali. Lunedì invece i deputati promotori della denuncia costituzionale chiederanno un parere al Presidente della Repubblica Borut Pahor. Il regolamento della Camera prevede infatti che su esplicita richiesta inoltrata dal parlamento il Presidente della Repubblica debba esprimersi sulla proposta di denuncia costituzionale ai danni del premier. Previste ben nove ore di dibattito che culminerà con il voto nelle ore serali.
Fissato invece per venerdì il dibattito e voto sulla proposta della maggioranza di esonerare il presidente del parlamento Igor Zorčič, nonostante il desiderio espresso dal Partito democratico di spostare la votazione a lunedì. Si tratta del secondo tentativo di esonero del Presidente della Camera Zorčič, dopo che questi ha deciso di abbandonare il partito della coalizione Smc, per far parte del gruppo degli indipendenti. Anche qui i voti necessari saranno 46. La Camera dovrebbe esprimersi, sempre a scrutinio segreto sulla candidatura di Marko Ilešič alla carica di giudice della Corte di giustizia europea a Lussemburgo, mentre giovedì il parlamento affronterà la proposta avanzata dall'opposizione di indire un referendum consultivo sull'istituzione del fondo demografico.
Ancora turbolento il clima all'interno del Desus, dove però durate la riunione del comitato esecutivo non si è discusso, come inizialmente annunciato, dell'esonero dei deputati che continuano a collaborare con il governo Janša. "Ci siamo concentrati sui preparativi al congresso" ha detto Brigita Čokl, precisando che non vi erano le condizioni per discutere sull'esonero del gruppo parlamentare in quanto è stato richiesto da solo due dei quattro comitati di partito. "Denoto che vi sono numerosi membri del partito capaci di distruggere tutto ciò che incontrano, ma non sono invece in grado di costruire nulla" è stato il commento del capogruppo al parlamento Desus, Franc Jurša.
Dionizij Botter