Alla luce del leggero aumento dei casi di coronavirus, registrato negli ultimi due giorni in Slovenia, che ha destato non poca preoccupazione, il Governo di Lubiana ha deciso di reintrodurre, a partire dalla mezzanotte, l'uso delle mascherine negli spazi pubblici chiusi e sui mezzi di trasporto pubblico. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Tomaž Gantar, precisando che anche la disinfezione delle mani è nuovamente obbligatoria. Il provvedimento verrà revisionato ogni 14 giorni, eventuali proroghe dipenderanno dalla situazione epidemiologica nel Paese. Il governo si è detto anche favorevole all'introduzione di una app per telefoni cellulari per il monitoraggio di eventuali contatti con persone affette dal nuovo coronavirus e per il controllo di quelle messe in quarantena.
Il portavoce dell'esecutivo per il coronavirus, Jelko Kacin, ha riferito che, a causa di abusi, la validità di un test negativo per il coronavirus sarà ridotta a 36 ore. Intanto a partire da domani anche il Montenegro e il Lussemburgo saranno cancellati dall'elenco dei paesi sicuri, dai quali è possibile entrare in Slovenia senza limitazioni. Sulla lista rossa dei paesi a rischio - da cui, in entrata in Slovenia sarà necessario passare un periodo in quarantena - sono invece stati inseriti Albania e Portogallo. Il governo continuerà a monitorare la situazione epidemiologica all'estero e in caso di necessità verranno introdotti anche nuovi provvedimenti ai confini di stato.
Durante la sessione odierna, il governo di Lubiana ha accolto inoltre la proposta di modifica al terzo maxipacchetto di leggi anti-coronavirus, con cui viene prorogata la misura di aspettativa dal lavoro sovvenzionata dallo Stato almeno fino a fine luglio, con possibilità di proroga fino alla fine di settembre. La nuova legge prevede inoltre che sarà lo Stato a pagare le indennità per eventuali periodi di quarantena. Lo ha spiegato il ministro per il Lavoro, Janez Cigler Kralj. Il provvedimento garantisce inoltre un aiuto finanziario alle strutture e servizi sociali. Un'importante modifica al maxipacchetto di aiuti dopo la crisi coronavirus riguarda anche i voucher turistici, che potranno essere consumanti anche presso i fornitori di servizi ricettivi aperti solo durante la stagione turistica, e non più soltanto in quelli registrati nel registro delle imprese lo scorso 13 marzo.
E. P.