Quest'ultimo ha nello specifico elogiato il ruolo della Slovenia nell'iniziativa dei Tre mari che ha lo scopo di coordinare gli sforzi tra i Paesi in materia di energia, infrastrutture e digitalizzazione. Il nome deriva dall'area geografica in considerazione, racchiusa tra il Mar Baltico, il Mar Nero e il Mar Adriatico. L'obiettivo del primo summit, tenutosi a Dubrovnik nel 2016, era approfondire l'integrazione dell'intera zona, emancipandola dalla dipendenza dal gas russo. Boyse ha in particolar modo elogiato l'organizzazione del summit dei Tre mari l'anno scorso a Lubiana, durante il quale i presidenti dei Paesi coinvolti nell'iniziativa si sono impegnati per una maggiore interconnessione, sia nel settore dei trasporti che in quello dell'energia, nonché per ridurre i divari di sviluppo rispetto ai Paesi dell'Europa occidentale. "Il contributo della Slovenia è stato fondamentale", ha ricordato Boyse, assistente del vice segretario di Stato americano, esprimendo la speranza che, durante il vertice di Tallinn previsto per ottobre, vengano fatti importanti passi avanti nella costruzione di progetti infrastrutturali comuni. Oltre al vertice, negli ultimi anni i contatti ad alto livello tra i due paesi si sono susseguiti, ha spiegato Boyse, ricordando sia la visita del ministro degli Esteri che del presidente della Repubblica a Washington. "Tuttavia, le relazioni bilaterali non si misurano solo in base alle visite. Gli Stati Uniti si sentono infatti pronti a collaborare in maniera più' stretta con Lubiana che, nonostante abbia intensificato i rapporti con la Russia, viene sempre di più' considerata un'alleata, partner e amica.
Maja Novak