362 nuovi positivi venerdì in Slovenia su 1419 test molecolari effettuati, percentuale del 25,5 percento. Sono 26 invece i positivi su 172 test rapidi, in questo caso la percentuale scende al 15,1. Numero totale dei nuovi contagi, 388. Resta alto il numero di decessi, 39 nelle ultime 24 ore; il bilancio complessivo, aggiornato a sabato, sale a 2.774 vittime. Continua a scendere, ed è una notizia positiva, il numero delle persone ospedalizzate, l'ultimo bollettino, parla di 1.111 pazienti ricoverati nei reparti Covid, di cui 186 in terapia intensiva. Per quanto riguarda l'ospedale generale di Isola, l'ultimo aggiornamento, datato sabato 2 gennaio, indica 28 pazienti nel reparto Covid, 4 in terapia intensiva, si segnala una vittima. Sempre sabato è stata in visita all'ospedale di Isola una delegazione dell'istituto nazionale di salute pubblica, guidata dal direttore, Milan Krek.
Un'occasione per fare il punto della situazione per quel che concerne soprattutto l'operatività nelle strutture sanitarie, in primo luogo gli ospedali, nel fronteggiare l'epidemia, tenuto conto del rischio di una terza ondata. "È stato fatto un grande lavoro", ha detto Krek, "nel garantire posti letto a sufficienza per i pazienti Covid, nella cura di questi pazienti, nell'assicurare quadri professionali a sufficienza, lo stesso vale per apparecchiature e attrezzature sanitarie". Si è poi soffermato sulla campagna di vaccinazione che in questa primissima fase riguarda anche gli operatori sanitari, oltre a personale e ospiti delle case di riposo.
"Mercoledì sono stati vaccinati nell'ospedale di Isola i primi 20 dipendenti, attese per martedì prossimo altre 300 dosi, tante sono state ordinate al Ministero della Salute sulla base dell'interesse espresso dal personale del policlinico"; è quanto dichiarato dal direttore sanitario, Dušan Deisinger. "Nessuno degli operatori sanitari già vaccinati ha denunciato qualche effetto collaterale". Deisinger ha poi evidenziato che nell'area costiera negli ultimi giorni l'epidemia si sta stabilizzando, non si registra un aumento sensibile dei contagi. Milan Krek si è detto soddisfatto della risposta degli operatori sanitari nei confronti del vaccino, il che dimostra il loro senso di responsabilità. "Dopo le case di riposo, ora sarà proprio questa categoria in prima fila per la campagna di vaccinazioni. Nel prossimo periodo la Slovenia riceverà settimanalmente circa 16 mila dosi dalla Pfizer; al contempo nell'UE si prevede la registrazione di almeno altri 4 vaccini. L'obiettivo", ha aggiunto Krek, "è di arrivare nelle varie fasi successive alla vaccinazione di almeno un milione e 200 mila persone. A prescindere dalla disponibilità di vaccini", avverte però Krek, "bisogna rimanere previdenti, rispettando rigorosamente le misure per il contenimento dei contagi, contribuendo in questo modo ad allentare la pressione sul sistema sanitario. Nonostante tutte le precauzioni infatti ogni settimana si registrano 600-700 contagi tra gli operatori sanitari, il che determina ulteriori difficoltà per il sistema".
Intanto, nuovamente in vigore in Slovenia il divieto di spostamento tra i comuni. Restano valide le già note eccezioni, ad esempio recarsi al lavoro o prestare assistenza a persone che ne hanno bisogno. Per gli spostamenti autorizzati dalle eccezioni è necessario avere con sé un'autocertificazione che giustifichi in maniera adeguata i motivi del viaggio e documenti comprovanti tale spostamento. Sempre in vigore anche il coprifuoco notturno tra le 21 e le 6.
Cambia il regime al confine con la Croazia. Possono entrare liberamente in Slovenia coloro che devono sottoporsi ad una visita medica, quanti forniscono aiuto a persone che necessitano assistenza, ai bambini che non hanno ancora compiuto 13 anni e che attraversano il confine con un famigliare stretto. Liberalizzato inoltre il passaggio senza necessità di attestato-Covid per sportivi che devono condurre gare o allenarsi.
Sempre con la giornata di sabato due gennaio, a cinque valichi di confine con la Croazia e all'aeroporto internazionale di Brnik, è possibile effettuare gratuitamente i test rapidi o antigenici. Se il test è negativo, la quarantena per chi entra in Slovenia dai paesi della lista rossa non è più necessaria. I valichi sono Obrežje, Gruškovje, Metlika, Središče ob Dravi e Jelšane.
Delio Dessardo