A termine delle trattative, durate circa un'ora, Gregor Zemljič ha affermato che la parte sindacale "è sotto shock per quanto accaduto nell'ultima settimana". Si è trattato del negoziato conclusivo con il governo sui salari dei medici, ha spiegato il capo del gruppo negoziale del Fides, l'ultima proposta dell'esecutivo sembra essere anche quella finale. La direzione del Sindacato dei medici e dei dentisti dovrà ora decidere sulle prossime mosse, Zemljič però non esclude la possibilità di sciopero.
Secondo il ministro della Salute, Danijel Bešič Loredan, il Fides ha presentato una nuova proposta che prevede l'aumento degli stipendi a tutti i medici e dentisti di 5 categorie salariali; inoltre, in aprile gli stipendi di tutti i dipendenti pubblici, quindi anche i medici, aumenteranno di una categoria.
La parte governativa ha presentato una controproposta, ovvero un aumento selettivo degli stipendi, per rimediare alle disparità salariali, nate a novembre dell'anno scorso dopo le trattative con l'ex governo Janša, ha spiegato il ministro. Bešič Loredan ha detto ancora che il governo è consapevole che nell'ambito dell'attuale sistema salariale, non è possibile rimediare a tutte le disparità. Si aspetta quindi che i sindacati, che stanno negoziando gli stipendi dei medici, ma anche quelli degli impiegati nella Sanità e nella Tutela sociale, prendano una decisione finale nel corso delle trattative di domani, quando il governo incontrerà nuovamente i sindacati rappresentativi delle due categorie.
Intanto il ministro per la Pubblica amministrazione, Sanja Ajanović Hovnik, ha spiegato che da un punto di vista legale, un solo firmatario del contratto collettivo è sufficiente per concludere un accordo con il governo. Potrebbe quindi succedere che i sindacati, che partecipano ad entrambe le trattative, firmino un accordo sia per gli impiegati nel settore dell'Assistenza sanitaria che per i medici. Per l'attuazione dell'accordo quindi non è affatto necessaria la firma del sindacato Fides.
Bešič Loredan ha intanto ribadito che la proposta del governo anche per il Sindacato dei medici e dei dentisti resta valida.
Il capo del governo, Robert Golob, ha al contempo nuovamente confermato che il ministro della Salute gode ancora del suo sostegno. Tuttavia, ha affermato di aver discusso con Bešič Loredan riguardo le accuse del Sindacato dei medici e dei dentisti sulle minacce del ministro contro il capo del gruppo negoziale del Fides. Secondo Golob, in una delle conversazioni con i medici, le "emozioni" hanno preso il sopravvento, cosa che non si ripeterà più in futuro. Il Sindacato dei medici e dei dentisti ha infatti dichiarato che il ministro, nel corso di una telefonata, avrebbe preteso dal vicepresidente del Fides di firmare l'accordo con il governo. Bešič Loredan avrebbe tra l'altro dichiarato di aver ricevuto un ordine dal premier di "condurre una guerra totale contro i medici ed il Fides" nel caso di uno sciopero. Pronta la risposta del ministro della Salute: durante la conversazione telefonica in questione non ci sono state minacce personali contro Zemljič, Bešič Loredan però afferma di essere stato "travolto dalle emozioni".
E. P.