Dura solo un giorno l’obbligo di tampone per i transfrontalieri. Il governo sloveno ha modificato il decreto approvato mercoledì scorso, che imponeva la quarantena o un tampone non più vecchio di sette giorni anche ai transfrontalieri: lavoratori, studenti, semplici cittadini che oltrepassano il confine per l’assistenza dei congiunti o per lavori di manutenzione alle loro proprietà, o che semplicemente decono sottoporsi a visite mediche.
Secondo il nuovo decreto il tampone da domani non sarà più necessario per chi entra in Slovenia da paesi che nelle due settimane precedenti registrano un tasso di incidenza del contagio inferiore rispetto a quello sloveno; e al momento l’incidenza in Italia, Croazia, Austria ed Ungheria risulta essere più bassa.
Soddisfazione espressa dal deputato al seggio specifico Felice Žiža, che insieme alla CAN costiera ed ai principali rappresentanti della minoranza slovena in Italia sono immediatamente intervenuti per far cancellare il decreto.
"Devo dire che subito dopo l'annuncio sui media del ritiro dell'obbligo di tampone ho ricevuto subito molti messaggi da parte dei nostri connazionali che hanno voluto esprimere la loro soddisfazione", ci ha confessato il deputato. "Si vede che il ministro si è reso conto che i dati dell'istituto Koch con i quali hanno lavorato erano un pò datati e forse ha visto la relazione che gli ho fatto pervenire dell'istituto di prevenzione delle malattie infettive dell'Unione europea aggiornata a ieri dalla quale emergeva chiaramente che i paesi confinanti sono tutti in zona gialla, mentre la Slovenia è l'unica ad essere in zona rossa". Sicuramente poi ci saranno stati anche altri contatti sia con l'Italia sia con la Slovenia ha ammesso Žiža, ricordando anche il lavoro fatto con tutti gli altri attori dell'area e con l'ambasciata italiana a Lubiana e la regione FVG.
Barbara Costamagna