Giovani in piazza per l'ambiente anche a Capodistria. Cinquecento tra scolari e studenti provenienti dagli istituti di tutto il Litorale si sono ritrovati in Taverna per partecipare al terzo "Friday for future".
Tra questi anche alcuni allievi della scuola elementare italiana "Dante Alighieri" di Isola che ci hanno spiegato il perché erano in piazza a protestare. "Perchè se non ci preoccupiamo noi giovani dell'ambiente, nessuno lo farà per noi", ci ha detto Emily della nona classe, "e per come stanno andando le cose, se si continua così non ci sarà più ossigeno e tra non so quanti anni moriremo tutti".
Una protesta nata dall'iniziativa della sedicenne svedese Greta Thunberg che per mesi ogni venerdì non è andata a scuola per protestare davanti al parlamento del suo paese contro i cambiamenti climatici, e che dalla scorsa primavera è stata fatta propria da tanti giovani in tutto il mondo, che si ritrovano in piazza il venerdì per sensibilizzare l'opinione pubblica e i governanti su questo tema.
Un movimento, quello del "Fridays for future", che parte dai giovani, ma che in Slovenia si esprime in modo più istituzionale rispetto agli altri paesi europei, visto che ad aderire alla manifestazione sono stati gli istituti scolastici su invito dei sindacati della scuola.
Ma come guardano gli adulti alla richiesta dei giovani di politiche sostenibili? "Ci sono adulti che credono in quello che diciamo", ci ha detto Kari del Ginnasio di Capodistria, "ma tanti altri che pensano che si tratti solo di una moda e che la nostra battaglia non sia importante. E questo è un pò triste per noi ragazzi".
Manifestazioni si sono tenute in tutto il paese, la più grande delle quali si è svolta a Lubiana con migliaia di partecipanti.
Barbara Costamagna